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News dal Consiglio Regionale
Assestamento di bilancio e resoconto dei primi cento giorni
L’assestamento di bilancio, a cui la Giunta sta lavorando, è caratterizzato dalle priorità che questa Amministrazione si è data: il risanamento ed il ripensamento di un piano di servizi al cittadino sostenibile ed efficiente.
Con questa legislatura è ormai chiaro a tutti che certe impostazioni del passato sono sbagliate, insostenibili e da riconsiderare in modo tassativo anche perché sono, in ultima analisi, portatrici di servizi al cittadino di scarsa qualità.
Non possiamo pensare che in ogni angolo del territorio vi siano tutti i servizi: ospedali, aeroporti e quant’altro.
E’ il tempo delle scelte e della responsabilità: non si può più ipotecare il futuro, com’è avvenuto ad esempio nell’ultima legislatura per i buoni scuola, i cui costi sono stati scaricati sul bilancio 2014. La volontà politica, riaffermata da questa maggioranza, di finanziare la libera scelta educativa deve prevedere di stanziare a bilancio ogni anno i soldi necessari per finanziare il diritto allo studio dell’anno in corso. Quindi, o si salta il bando per un anno, oppure si dovranno ridurre inevitabilmente gli stanziamenti.
Altre scelte dolorose, ma serie, andranno fatte: occorre tagliare inefficienze quali ospedali troppo piccoli che, in realtà, rischiano di essere non solo costosi, ma anche potenzialmente rischiosi da un punto di vista sanitario. Esiste infatti una consolidata letteratura scientifica che evidenzia come, strutture che affrontino un numero di particolari patologie troppo esiguo, risultino poco aggiornate ed efficaci e quindi a rischio per il paziente.
Allo stesso modo è necessario avere il coraggio di assumere posizioni impopolari e pagarne il prezzo in termini di consenso nei territori. L’esempio più eclatante è l’aeroporto a Levaldigi: la Giunta sembrerebbe arrivare alla conclusione che non si possano bruciare sistematicamente risorse pubbliche per uno scalo a 40 km da Caselle.
Tenuto quindi conto della situazione del bilancio (soprattutto della Sanità di cui si rimanda al punto successivo) e della necessità di stabilire delle priorità, nell’assestamento dello stesso si sono destinati 20 milioni in più alle Province per le scuole ed i servizi essenziali ed altrettanti per il diritto allo studio, il trasporto pubblico e le politiche sociali.
Taglio del numero dei Direttori regionali e riorganizzazione dell’assetto dirigenziale
Nel Consiglio di ieri si è data attuazione, con l’approvazione del Disegno di legge n. 3, alla modifica della Legge Regionale n. 23/2008 riducendo a 10, da 16 iniziali, il numero dei Direttori e istituendo un Segretario Generale con funzioni di coordinamento delle varie Direzioni.
Il provvedimento, che ha previsto anche la soppressione del Capo di Gabinetto della Presidenza del Consiglio, ha registrato l’opposizione convergente di Forza Italia e del Movimento 5 Stelle, in particolare per l’istituzione del Segretario Generale.
A tale proposito, tengo a sottolineare che l’obiettivo del provvedimento non è solo la drastica riduzione dei costi diretti, ma anche dare attuazione ad una riorganizzazione che garantisca maggiore efficienza.
Situazione del bilancio della Sanità
La situazione della Sanità piemontese, di cui vi avevo descritto i principali aspetti nell’ultima newsletter, è ovviamente sempre centrale.
E’ proseguito il lavoro di approfondimento sulla situazione dei conti delle varie ASL e ASO e le notizie non sono buone: oltre ai 20 milioni di scoperto nel 2012, sta emergendo per il 2013 un disavanzo aggiuntivo di circa 60 milioni di euro.
Chi ha governato fino a ieri, perlopiù oggi non in Consiglio, dichiara da un lato di avere ereditato dalla Giunta Bresso un disallineamento annuale di 500 milioni e dall’altro di aver lasciato i conti in ordine.
Mi limito alla seconda parte: com’è possibile affermare che i conti fossero in ordine quando neppure c’erano? Le ASL hanno infatti da poco chiuso i bilanci dell’anno 2012, a seguito di ripetute sollecitazioni dell’Assessore.
L’Assessorato alla Sanità, contando comunque sui 12/13 milioni di risparmi che il Consiglio Regionale ha conseguito affrontando le inefficienze e grazie ai maggiori stanziamenti ottenuti da Chiamparino e Saitta dal Ministero della Salute (167 milioni di euro), si è prefissato, senza deroghe di tempo, l’obiettivo di uscire dal piano di rientro nel 2015.
Fecondazione eterologa
Nel Consiglio di mercoledì scorso l’Assessore alla Sanità ha illustrato le linee guida approvate unanimamente in sede di Conferenza Stato Regioni, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha abolito il divieto alla fecondazione eterologa contenuto nella Legge 40 ed ha preannunciato una delibera di recepimento.
Poiché penso che questo sia un tema etico ed al tempo stesso delicato, ho ritenuto di intervenire in Aula manifestando il mio pensiero ed invitando tutti all’approfondimento di tale argomento che non può, a mio avviso, essere ridotto a mera questione tecnica e giuridica.
Vi allego quindi il testo del mio intervento, qualora vogliate approfondire.
Per ulteriori dettagli e informazioni potete scrivermi a info@mariogiaccone.it.
Un saluto,
Mario[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]